Alimentazione e Prevenzione autunnale

prevenzione autunnale

Quando si parla di prevenzione autunnale non si può non parlare di alimentazione e non citare uno dei principali alleati della nostra salute e del nostro sistema immunitario: la vitamina C.
In questo periodo le persone che scelgono di iniziare ad assumere integratori a base di vitamina C, definita anche acido ascorbico, sono numerosissime.
Vediamo insieme quali sono le funzioni essenziali che svolge questa vitamina nell’organismo umano e se è davvero sempre necessario integrarla.

La vitamina C è un micronutriente essenziale che l’uomo non è in grado di sintetizzare. Una sua carenza predispone sicuramente ad una maggior suscettibilità del sistema immunitario alle infezioni. Esse stesse possono avere un impatto significativo sui livelli di vitamina C a causa dell’infiammazione e dell’aumentato fabbisogno da parte del nostro organismo.

La quantità di vitamina C utilizzata dal nostro organismo varia dai 100-200 mg/die, ma a causa della bassa capacità di immagazzinamento, è necessario assumerla regolarmente per prevenire una sua carenza.

Quali sono le cause della carenza di Vitamina C?

L’ipovitaminosi C è relativamente comune nei paesi occidentali e rappresenta la quarta carenza nutrizionale più comune negli Stati Uniti. Numerose possono essere le cause che si correlano alla carenza di vitamina C, come ad esempio:

  • cattive abitudini alimentari
  • alcune patologie che possono determinare perdite o malassorbimenti vitaminici
  • esposizione a sostanze inquinanti e al fumo attivo o passivo 
  • specifiche fasi e condizioni della vita che ne aumentano il fabbisogno (gravidanza, allattamento, febbre, ecc.)
  • condizioni che ne riducono l’assorbimento (abuso di alcol e droghe, eccessivo stress psicofisico, ecc.)

Funzionalità della vitamina C

La vitamina C è un fattore necessario per numerosi processi che avvengono all’interno del nostro organismo.
Vediamo insieme quali sono alcune delle principali funzioni svolte da questa importantissima vitamina:

  • È un potente antiossidante, in grado di proteggere l’organismo dai danni causati da sostanze ossidanti prodotte dal normale metabolismo e dall’esposizione a tossine e inquinanti, come per esempio il fumo di sigaretta.
  • Partecipa ai processi di formazione e maturazione del collagene e alla sintesi della carnitina.
  • È implicata nella formazione di noradrenalina.
  • Attiva l’acido folico, trasformandolo in acido tetraidrofolico, la sua forma biologicamente attiva.
  • È attiva nel metabolismo del ferro: la vitamina C aumenta l’assorbimento intestinale di ferro ed è coinvolta nell’aumento della sua biodisponibilità. Possiede un ruolo cruciale nel rilascio di ferro dalla ferritina plasmatica alla ferritina presente nei tessuti. Si comprende così, per quale motivo spesso gli integratori di ferro siano formulati in combinazione con acido ascorbico.
  • Ha azione antineoplastica: è in grado di ridurre la produzione intestinale di nitrosammine, sostanze cancerogene, a partire dai nitriti che si assumono con gli alimenti (presenti, ad esempio, nelle carni lavorate e trasformate).

Il ruolo di potente antiossidante aiuta anche a proteggere la struttura del DNA dai danni che le sostanze ossidanti possono arrecare.

grapefruits-1792233_1280

Fonti alimentari di Vitamina C

La vitamina C viene assorbita a livello dell’intestino tenue. Si trova prevalentemente nel mondo vegetale, in particolar modo all’interno di agrumi, kiwi, fragole, crucifere (cavoli di Bruxelles, cavolfiori, broccoli), spinaci, rucola, pomodori, peperoni, patate e lattuga).
Nel mondo animale, invece, si ritrova prevalentemente nel fegato bovino.

Fattori che possono ridurre la presenza di vitamina C negli alimenti

E’ fondamentale parlare di biodisponibilità della vitamina C, ossia di quanta vitamina C è realmente presente nel cibo che si consuma e di quanta se ne riesce ad assorbire.

I fattori che possono influire sulla biodisponibilità sono:

  • Cottura degli alimenti: se effettuata in recipienti chiusi e con poca acqua le perdite sono limitate, mentre per tutte le altre tipologie di cottura, la vitamina C viene persa quasi totalmente. La cottura per tempi prolungati e, in particolare, la bollitura in grandi quantità d’acqua, provoca la dispersione della vitamina C nell’acqua.
  • Esposizione all’aria: il contatto con l’aria (ad es. frutta e verdura già tagliate) causa la decomposizione della vitamina C ad opera dell’ossigeno e di altri agenti ossidanti. È il caso, ad esempio, di spremute di frutta preparate con largo anticipo rispetto al momento del consumo.
  • Conservazione: recipienti di rame favoriscono l’ossidazione del prodotto e la perdita di vitamina C.
  • Freschezza dell’alimento: più tempo passa dalla raccolta al consumo di frutta e verdura, maggiore è la diminuzione di vitamina C. Un esempio è rappresentato dagli spinaci: se raccolti freschi e conservati per una settimana a 4°C, rimane solo il 20% della quantità iniziale di vitamina C, con una perdita quindi dell’80%.
cavoli di bruxelles

Attenzione all’eccessiva assunzione!

Così come per molti micronutrienti, anche nel caso dell’acido ascorbico, è importante evitare sovradosaggi (assunzioni superiori a 500 mg/die). E’ consigliato inoltre evitare l’integrazione costante di questa vitamina, se non in caso di una reale necessità. Un’alimentazione varia e corretta è la chiave per poter rispondere ai diversi fabbisogni nell’arco della vita.

Dosaggi elevati di vitamina C aumentano l’escrezione di ossalati attraverso le urine e diminuiscono la solubilità dell’acido urico, esponendo ad un rischio aumentato di formazione di calcoli renali.
Inoltre, secondo alcuni studi, un sovradosaggio di vitamina C avrebbe un effetto pro-ossidante.

È bene sapere che assumere 100 mg di vitamina C di sintesi non equivale ad assumerne la stessa quantità attraverso l’alimentazione.
Non perché essa abbia una differente attività biologica, ma per le numerose sostanze a cui è associata all’interno degli alimenti stessi. Per questo motivo, consigliamo sempre di non decidere di assumere integrazioni in totale autonomia, ma di fare sempre riferimento al proprio medico o al professionista della salute di fiducia.

Come scegliere l’integrazione più adatta

Se c’è necessità di assumere vitamina C sotto forma di integratore, è bene prediligere formulazioni a lento rilascio in compresse da inghiottire o formulazioni granulari solubili senza zucchero. Evitare le formulazioni in tavolette masticabili poiché l’esposizione prolungata può danneggiare lo smalto dentale.

BIBLIOGRAFIA

  • US Centers for Disease Control and Prevention. Second National Report on Biochemical Indicators of Diet and Nutrition in the US Population 2012. National Center for Environmental Health; Atlanta, GA, USA: 2012
  • <Doseděl M, Jirkovský E, Macáková K, Krčmová LK, Javorská L, Pourová J, Mercolini L, Remião F, Nováková L, Mladěnka P, On Behalf Of The Oemonom. Vitamin C-Sources, Physiological Role, Kinetics, Deficiency, Use, Toxicity, and Determination. Nutrients. 2021 Feb 13;13(2):615
  • Geraghty R, Wood K, Sayer JA. Calcium oxalate crystal deposition in the kidney: identification, causes and consequences. Urolithiasis. 2020 Oct;48(5):377-384. doi: 10.1007/s00240-020-01202-w
  • Bucher A, White N. Vitamin C in the Prevention and Treatment of the Common Cold. Am J Lifestyle Med. 2016 Feb 9;10(3):181-183. doi: 10.1177/1559827616629092
  • Cerullo G, Negro M, Parimbelli M, Pecoraro M, Perna S, Liguori G, Rondanelli M, Cena H, D’Antona G. The Long History of Vitamin C: From Prevention of the Common Cold to Potential Aid in the Treatment of COVID-19. Front Immunol. 2020 Oct 28;11:574029
Sei interessato a contenuti simili?
Seguici sui nostri social!