Dott. Nannetti: Facciamo un paragone: quando la ruota di un’auto urta intensamente un cordolo o un marciapiede, probabilmente non si fora e sembra che sia tutto a posto, ma a causa della collisione la ruota potrebbe perdere l’allineamento perfetto e rimanere fuori asse.
Così, mentre si continua a guidare imperterriti, quella ruota sarà soggetta ad un attrito maggiore e si consumerà in modo asimmetrico rispetto alle altre. Solo dopo migliaia di chilometri inizieremo a sentire che la guida non è più fluida e che la macchina presenta delle vibrazioni o non tiene bene la direzione.

Lo stesso processo può avvenire per qualsiasi articolazione che, per effetto di movimenti errati, si usura più velocemente delle altre. Le articolazioni più complesse sono quelle che compongono la colonna vertebrale, la struttura portante del corpo umano. La colonna vertebrale non solo deve garantire sostegno e movimento al corpo, ma deve farlo garantendo protezione alla “centralina elettronica”, ovvero il tronco encefalico, il midollo spinale e le radici nervose. Questa centralina deve lasciar passare e smistare tutti i segnali che cervello e corpo si scambiano, istante per istante, per mantenere coordinate le infinite funzioni corporee. E’ qui che i problemi di errato funzionamento delle articolazioni possono ripercuotersi sul corretto flusso di informazioni, essenziali al mantenimento delle corrette funzioni fisiologiche e quindi della salute.

Non si può dimenticare che l’artrosi può rendere dolorosi i movimenti a causa delle deformazioni articolari che strisciano contro le altre strutture, ma anche quando non provoca dolore può produrre un’interferenza sull’attività dei nervi e disturbare la normale fisiologia del corpo.

Gli specialisti Upper Cervical analizzano l’allineamento delle articolazioni della colonna vertebrali con vari test oggettivi specifici (scansione Upper Cervical, radiografie 3D, analisi strutturale) e mettono in atto un piano di correzione dell’allineamento e di rieducazione del rachide che consentirà al corpo di recuperare quanto più possibile la propria efficienza.
Ripulire le interferenze strutturali nella comunicazione cervello-corpo lascerà che il corpo possa mettere in atto spontaneamente i normali processi di adattamento e recupero che gli sono innati.

Il bello del nostro lavoro è che non aggiungiamo nulla al corpo da fuori, ma lo mettiamo nelle condizioni di arrivare a lavorare bene da solo. Non inseguiremo i sintomi periferici perché quelli sono solo l’ultimo effetto di meccanismi a catena, ma andremo dritti alla causa a monte che ha prodotto le disfunzioni.