Il soffio al cuore

Il soffio al cuore è un rumore che il medico può sentire allo stetoscopio e che può evidenziare un’anomalia del flusso di sangue nel cuore. Ne esistono diversi tipi che richiedono una gestione molto differente.

Che cos’è un soffio al cuore?

Quando il sangue circola nel cuore provoca dei rumori caratteristici. In alcune condizioni, la circolazione provoca dei rumori anomali: si parla di « soffio cardiaco ».

Quale può essere la causa del soffio al cuore?

Esistono soffi cosiddetti organici e soffi cosiddetti anorganici o funzionali. Un soffio organico corrisponde ad un’anomalia morfologica a livello di una struttura cardiaca. Un soffio anorganico è un rumore anomalo che si può sentire allo stetoscopio, ma senza che vi sia alcuna anomalia del cuore.
La distinzione tra i due tipi di soffio può essere effettuata con un’ecografia cardiaca mirata ad evidenziare eventuali anomalie cardiache. Talvolta, questa ecografia non è necessaria: il medico riesce a distinguere i due tipi di soffio semplicemente grazie all’auscultazione.

  • I soffi organici corrispondono in genere ad anomalie delle valvole cardiache. In questo caso, si può trattare di un restringimento (la valvola si apre male) o di un alterato funzionamento (la valvola si chiude male, non si chiude ermeticamente) della valvola. Le valvole interessate sono in genere la valvola mitralica e la valvola aortica. Più raramente, il soffio organico è associato ad una comunicazione tra le due cavità cardiache che normalmente non comunicano tra loro. Ad esempio, una comunicazione interauricolare tra le due orecchiette.
  • I soffi anorganici o funzionali, come abbiamo visto, sono dei rumori che si possono sentire, senza che sia evidenziata una causa cardiaca che determini tale rumore. Non sono gravi e non hanno conseguenze per la vita quotidiana.

È grave?

La gravità di un soffio organico sarà valutata dal medico curante in base ai sintomi e ai risultati dell’ecografia cardiaca.

Quali sono i sintomi o i segni d’allarme?

Un soffio poco importante in genere non comporta sintomi evidenti. Alcuni segni possono tuttavia allarmare e indicare la necessità di una visita medica, ad esempio un anomalo fiato corto, palpitazioni, dolore al petto, febbre non spiegata…

Quali sono gli esami utili per la diagnosi?

L’auscultazione allo stetoscopio consente di ascoltare i rumori del cuore e di individuare un eventuale soffio.
In caso di anomalia, il paziente si dovrà sottoporre ad ecografia cardiaca. Questo esame è del tutto indolore e consente di visualizzare soprattutto le valvole cardiache e di ricercare una causa cardiaca del soffio.

Come si evolve?

Nei bambini, la presenza di soffio al cuore in genere regredisce spontaneamente con la crescita senza alcun trattamento.
Nell’adulto, in base alla causa del soffio e alla sua severità, l’evoluzione può variare considerevolmente.
Se la cause del soffio è benigna e la sua intensità molto lieve, non sarà necessario alcun monitoraggio particolare. Si può condurre una vita del tutto normale. Se il soffio è causato dalla lesione di una valvola cardiaca che richiede un trattamento farmacologico, è necessario il regolare monitoraggio del medico curante, e un giorno potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.

È possibile praticare lo sport con un soffio al cuore?

La possibilità di praticare sport deve essere valutata caso per caso. In base allo stato del cuore sarà possibile continuare a praticare attività sportive. In caso di intervento chirurgico a causa del soffio al cuore, è probabile che si possa in seguito riprendere un’attività sportiva idonea.

Un soffio cardiaco rivela un flusso sanguigno turbolento a livello cardiaco. Non è necessariamente associato ad una patologia cardiaca, ma è necessario effettuare un’ecografia cardiaca per confermarlo e per indirizzare il monitoraggio medico e l’eventuale terapia da adottare.

Redazione a cura di “KWHC GmbH” (Germania). Revisione: Paolo Spriano, Medico di Medicina Generale, Milano. Ultima revisione aprile 2014.

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