23 Giu Prima domanda sull’adolescenza
Che significato ha questo periodo di vita così originale e fuori dagli schemi capace di mettere in seria difficoltà il rapporto fra genitori e figli?
L’adolescenza è un passaggio obbligato ed è considerata l’ultima tappa dello sviluppo prima di entrare a pieno titolo nell’età adulta, inizia verso i 13/14 anni e termina verso i 18/20 anni ma è facile trovare adolescenze più precoci o tardive.
È una metamorfosi indispensabile: come il bruco che diventa farfalla, ma è un “lusso” che non tutti possono permettersi.
Ci sono infatti situazioni familiari problematiche dove il figlio deve diventare grande prima del tempo . A questo figlio rimarrà , nella migliore dell’ipotesi, una nostalgia per questo periodo che non ha potuto vivere e nella peggiore delle ipotesi un desiderio forte di sperimentarla magari da grande. Non è difficile oggi incontrare quarantenni in piena crisi adolescenziale che hanno rotto gli schemi della loro vita regolare per il piacere di provare altro. Il problema è serio perché spesso distruggono ciò che hanno costruito, primo fra tutti il m che improvvisamente la famiglia diventa un peso.
Quando invece un figlio può permettersi di essere adolescente nell’età giusta, spesso ha alle spalle una coppia genitoriale solida che , seppur con difficoltà, ha le risorse per contenerlo. È il momento delle trasgressioni, delle opposizioni, delle regole contestate, dei segreti e delle bugie. È qui che i genitori sono chiamati ad armarsi di santa pazienza, ironia e discernimento per capire in ogni situazione se possono concedere o negare. Questo periodo non è semplice, anche perché di solito dura alcuni anni e mette seriamente alla prova l’equilibrio della famiglia e della coppia genitoriale, ma è salutare per tutti! I figli sperimentano le gioie e i dolori del diventare adulti e il significato della responsabilità personale, mentre i genitori dentro questa palestra di vita si ammorbidiscono divenendo più tolleranti e comprensivi.