08 Ott Cara Mamma, non sono uno scansa fatiche!
La scuola è ripartita, hai notato qualche problemino nel fare i compiti? Si tratta di pigrizia o di una reale difficoltà? Dislessia o Discalculia? Che cosa sono i DSA? Cosa posso fare per aiutare mio figlio?
Può essere che durante il percorso scolastico di vostro figlio vi sia capitato di porvi queste domande e, in alcuni casi, di ricevere risposte ancora più inconcludenti. Per venire incontro a questa necessità di chiarezza, ci siamo rivolti direttamente ai nostri specialisti del team di logopedia.
Cosa sono i DSA?
DSA sta per Disturbo Specifico dell’Apprendimento. Si parla di disturbo perché provoca una difficoltà nell’acquisizione di un’abilità (come la lettura o la scrittura) ma non si tratta assolutamente di una malattia. Per questo motivo è impossibile pensare che un bambino possa “guarire” dalla dislessia, semplicemente perché non è mai stato malato.
I DSA si distinguono in dislessia, discalculia, disgrafia e disortografia. In genere si sviluppano in età scolare, intorno alla prima o alla seconda elementare. Quando appunto il bambino apprende a leggere, scrivere e fare di conto. È questo il momento in cui possono sorgere i primi problemi.
Perché è importante diagnosticare i DSA?
Diagnosticare un Disturbo Specifico dell’Apprendimento è molto importante, perché permetterà a tutte le figure che si occupano del bambino, e del suo percorso scolastico, di agire in maniera mirata così da definire per lui le migliori strategie di apprendimento. Per fare questo bisognerà conoscere il bambino, scoprire i suoi punti di forza e le sue caratteristiche per poterle sfruttare al meglio, permettendogli di superare ogni ostacolo!
Non dovete mai vergognarvi dei vostri bambini!
Curiosità: in Italia i soggetti DSA sono circa 190.000, più o meno il 3% della popolazione. Questo dato serve intanto per rassicurarvi sul fatto che non siete soli. Alcuni genitori a volte hanno paura di ammettere le difficoltà del figlio e si vergognano quando la diagnosi è positiva, ma in realtà non c’è nulla di cui vergognarsi! Una diagnosi serve per poter garantire a vostro figlio un’istruzione e una vita dignitosa.
Campanelli d’allarme e consigli:
Alcune possibili avvisaglie possono emergere già in età prescolare, quando all’ultimo anno di asilo le maestre propongono laboratori su lettere, suoni e parole. In generale l’inversione di lettere, la difficoltà con suoni e frasi in rima, l’inversione di numeri e le difficoltà di scrittura, possono essere un primo campanello di allarme.
Da una parte se una poca attenzione può essere infruttuosa anche un’eccessiva apprensione può essere dannosa. Il nostro consiglio è quello di rivolgersi sempre a uno specialista, per valutare l’effettiva necessità di effettuare test specifici, per monitorare la situazione o per programmare un percorso di potenziamento.
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