Esistono cause comuni che possano portare ad una diminuzione del desiderio sessuale?

Chiediamolo alla dott.sa Sara Piraccini, psicologa e psicoterapeuta ad indirizzo sistemico relazionale.

Il calo della libido può avere molteplici cause e per questo, nella mia esperienza clinica, cerco sempre di “contestualizzare” il sintomo e di capire quale sia il messaggio ad esso connesso. Ad esempio, nel caso di neomamme, spiego loro che nel delicato periodo del post-partum è “fisiologico” un calo della libido perché i cambiamenti ormonali conseguenti il parto hanno anche lo scopo di ridurre il desiderio e, di conseguenza, ridurre le probabilità di rapporti sessuali che potrebbero portare a nuove gravidanze che finirebbero per “distrarre” la neomamma dal compito principale di accudire il neonato.

Ci possono essere altre situazioni che determinano una diminuzione del desiderio sessuale?

In altri casi, sia che io abbia davanti a me una coppia o un singolo paziente, cercherei di capire se il calo del desiderio sia l’espressione di un’insoddisfazione affettiva (non solo sessuale) da parte del partner o la manifestazione di ostilità per situazioni mai affrontate adeguatamente, che appesantiscono la vita matrimoniale.

Il calo della libido va collocato spesso all’interno di una relazione di coppia in crisi e non va letta solo come il sintomo di un singolo partner.

Nel mio lavoro trovo sempre utile chiedermi se il sintomo segnalato (come ad esempio il calo della libido) sia effettivamente il problema o, più probabilmente, l’inizio di un’eventuale soluzione.

In questo senso è così importante regalarsi un percorso di psicoterapia: le soluzioni a volte non si riescono a vedere e ci si ferma ad osservare sempre più attentamente il sintomo. Il terapeuta aiuta a guardarsi dentro, a riconoscere i propri bisogni a ad agire affinché essi possano diventare il principio di un nuovo inizio.

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