25 Lug Prevenzione oncologica: la Colposcopia
La colposcopia è un esame di screening per l’individuazione del tumore della cervice uterina.
Si esegue per approfondire i casi di pazienti con Pap-test dall’esito anomalo. Quindi, se il Pap-test è l’esame diagnostico di primo livello per l’identificazione precoce del cancro al collo dell’utero, la colposcopia è il test diagnostico di secondo livello per il riconoscimento precoce dello stesso tumore maligno.
Tramite l’impiego di un particolare strumento, simile a un binocolo e chiamato colposcopio, la colposcopia indaga l’anatomia tissutale dei genitali femminili; in particolare della cervice uterina.
Durante l’esame, il medico ricerca eventuali lesioni pre-neoplastiche, grazie all’ingrandimento ottico e all’ausilio di specifiche soluzioni.
In caso di necessità, la colposcopia consente anche di effettuare un piccolo e mirato prelievo di campioni tissutali, da sottoporre a un esame istologico (cioè una valutazione microscopica di laboratorio finalizzata allo studio cellulare e alla ricerca di eventuali cellule anomale).
Qualora i sospetti relativi a un possibile tumore della cervice uterina risultassero fondati, il passo successivo alla colposcopia consiste nella pianificazione del trattamento più adeguato.
E’ un esame a basso rischio di effetti avversi, la colposcopia prevede una specifica preparazione, a cui comunque è facile attenersi.
Quando è necessario fare una visita cardiologica?
Parlando di tumore agli organi genitali femminili, ricordiamo l’importanza del Pap Test.
Il Pap-test è l’esame di screening di primo livello per l’individuazione precoce del tumore della cervice uterina o cancro al collo dell’utero, nella donna.
Rircordiamo che un esame di screening è un test condotto su una fascia di popolazione considerata a rischio per una certa malattia, nell’intento di identificare precocemente la patologia in questione.
Il Pap-test è previsto ogni 3 anni nelle donne di età compresa tra i 20-25 e i 64 anni.
UN PAP-TEST ANOMALO SIGNIFICA SEMPRE PRESENZA DI TUMORE?
Un Pap-test anormalo non significa necessariamente presenza di cancro al collo dell’utero; più che altro è un “avvertimento”, che segnala il bisogno di sottoporsi a ulteriori e regolari controlli.
Sopra i 40 anni la visita cardiologica è raccomandata ogni 5 anni se si hanno familiari con disturbi cardiovascolari.
In concomitanza di fattori di rischio è consigliato controllarsi con maggiore frequenza.
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