12 Mag Agopuntura in Gravidanza
L’agopuntura è una tecnica millenaria che fa parte della vasta disciplina della Medicina Tradizionale Cinese. Ormai diffusa in tutto l’Occidente, permette di controllare con grande efficacia sintomatologie croniche, acute, funzionali e non. Il periodo della gravidanza spesso porta con sè disturbi e problematiche che, senza l’ausilio di farmaci, risultano difficili da controllare. L’agopuntura è un validissimo strumento, pressoché privo di effetti collaterali, che può dare risposte molto soddisfacenti. Sebbene basata sull’uso di aghi monouso, la tecnica non è affatto dolorosa e si limita asensazioni di calore, senso di peso, o piccole scosse.
Si tratta di tecniche molto efficaci sia per il controllo di dolori nevralgici, quali cefalee e lombalgie, sia alla correzione della posizione del feto o all’induzione del parto, pertanto è necessario affidarsi a operatori medici qualificati.
L’accesso al trattamento comprende una visita generale e una raccolta anamnestica dettagliata della storia clinica della paziente e della sua gestazione, una spiegazione del concetto di MTC e l’informazione dettagliata sulle tecniche di esecuzione e sugli obiettivi perseguiti.
Il trattamento è indicato in tutte le gravidanze fisiologiche ed è rivolto particolarmente alle seguenti problematiche:
Rivolgimento fetale:
Questo è forse l’approccio terapeutico di agopuntura in gravidanza più conosciuto e utilizzato. Consiste nella stimolazione di un solo punto in entrambi i piedi con l’ausilio di calore. Va effettuato dalla 32° alla 35° settimana per rendere massima l’efficacia del trattamento, dopo non c’è spazio e prima si corre il rischio che il feto torni in posizione podalica.
Il trattamento può protrarsi per qualche seduta, ma in genere è sufficiente una sola applicazione.
Nausea e Vomito:
Si ricorre all’agopuntura nelle gravidanze superiori alla 12° settimana. Con il semplice utilizzo di un punto di agopuntura si ottiene un notevole controllo della sintomatologia, sia per i casi più lievi, sia per le sindromi più intense. Il trattamento prevede due sedute alla settimana per qualche settimana.
Lombosciatalgia:
È un disturbo che caratterizza gli ultimi mesi di gestazione. L’agopuntura può ridurre il ricorso a farmaci analgesici e antinfiammatori. I punti da stimolare sono sul dorso e sulle gambe; la gestante può sdraiarsi sul fianco senza particolari disagi.
Cefalea:
La cefalea in gravidanza spesso migliora, tuttavia ci sono casi in cui questo disturbo diventa molto invalidante. L’agopuntura è un validissimo strumento terapeutico in grado di controllare la sintomatologia. In questo caso la tecnica di applicazione può coinvolgere punti diversi; per questo motivo va studiata a fondo e personalizzata su ciascuna gestante per renderla efficace e al contempo sicura.
Problematiche circolatorie lievi:
La stasi di linfa e sangue conseguente alla compressione dovuta all’aumento del volume dell’utero può causare disturbi quali emorroidi e rigonfiamento degli arti inferiori. Anche con l’ausilio dell’auricoloagopuntura e con le tecniche classiche si ottengono ottimi risultati.
Induzione del parto:
In casi selezionati (indice di Bishop) di gravidanze fisiologiche che si protraggono oltre il termine, l’agopuntura può essere utilizzata per aumentare la forza delle contrazioni e indurre il travaglio.
Allattamento:
L’agopuntura è molto efficace in quei casi in cui, dopo una buona partenza di produzione di latte, vi è una tendenza all’interruzione. In questi casi è sufficiente stimolare pochi punti per ottenere un ottimo risultato.