Sono la Dott.ssa Caterina Magrino, dietista laureata all’Università di Bologna.
Insieme alla dott.ssa Sara Biondi abbiamo fondato anni fa il progetto “Kimeya Nutrizione” che lavora seguendo linee guida nazionali ed internazionali adattandole alla realtà del singolo paziente.
Nella valutazione nutrizionale del paziente abbiamo incluso non solo le linee guida ma anche il contesto in cui si trova, l’ambiente che lo circonda, l’eventuale presenza di patologie concomitanti e/o stress emotivi. Il grande valore per il paziente che entra nei percorsi del team Kimeya Nutrizione è quello di non essere mai oggetto di protocollo rigido, ma di un continuo adeguamento delle linee guida per rendere il percorso un’esperienza di vita e non solo di cura. “Kimeya Nutrizione” è nato per assecondare le esigenze e preferenze del paziente e per creare con lui un programma dietetico sartoriale.
Ma questo mio processo di innovazione non si è fermato qui.
Grazie alla libertà di approfondimento e i continui stimoli che il gruppo kimeya, nella sua totalità, offre a noi professionisti, negli ultimi anni di lavoro ho potuto aggiungere nuovi punti di forza e differenziazione al mio modo di lavorare.
Mi sono resa conto, infatti, che la realtà Kimeya mi ha dato input collaterali, grazie anche a informazioni e nozioni condivise da e con altri colleghi, professionisti della salute e non solo della nutrizione. Ho capito che volevo e potevo ampliare il ragionamento clinico-diagnostico e renderlo ancor più Integrato.
E così ho iniziato ad integrare nuovi approcci per completare la mia consulenza e renderla ancora più vicina al mio “sentire” professionale.
I pazienti obesi, per esempio, non sono obesi tutti allo stesso modo! Ognuno distribuisce la massa magra o grassa in zone diverse, che sia l’addome o gli arti inferiori, ad esempio!
Non è difficile osservare che l’approccio alla vita di ogni paziente è differente, compreso l’approccio al cibo. Ognuno pone l’attenzione su alcuni dettagli che lo rendono ancora più unico e come tale va trattato. C’è chi ti racconta le abbuffate vere e c’è che ti racconta dell’attenzione al cibo salutare, c’è chi ha la fame emotiva e c’è chi non ce l’ha. C’è chi non mangia fuori pasto e non si attacca al cibo, così come c’è chi dal cibo trae nutrizione anche emotiva. Ci deve essere quindi una differenza costituzionale di fondo che può raccogliere le caratteristiche uniche del paziente.
Sono quindi arrivata a definire che non ci si può esimere dal fare un inquadramento costituzionale perché è la base per capire approfonditamente una persona e il modo in cui risponde agli approcci di terapia.
Grazie allo studio Costituzionale derivato dalla Medicina Tradizionale Cinese e grazie allo studio dell’Omeopatia sono arrivata ad unire i tasselli che ritenevo mancassero. E così nel mio studio, la presa in carico nutrizionale comprende tanti fattori tra cui:
Solo in questo modo il risultato consegnato al paziente diventa un percorso, un cambio graduale ma deciso, in cui il piano nutrizionale diventa uno strumento attraverso cui riappropriarsi della propria essenza e dei propri ritmi.
La dieta come stile di vita va allenata, per arrivare a percepire una trasformazione del proprio stile di vita è necessario un minimo di impegno e sacrificio. L’obiettivo è quello di comprendere come, attraverso il cibo si può voler più bene a se stessi.
Questo è il mio obiettivo per i miei pazienti.
Specializzato/a o Esperto/a in:
Riceve a: Cesena, Forlì
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