Parkinson: l’esercizio fisico come terapia!

Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa di lenta e progressiva evoluzione che coinvolge diverse aree funzionali del cervello. A essere colpite sono alcune tra le sue funzioni più importanti, come l’aspetto motorio, vegetativo, comportamentale o cognitivo.

La vita di un malato di Parkinson (e di chi se ne prende cura) cambia in maniera molto lenta, come se ogni giorno venisse a mancare un piccolo pezzo di sé, un piccolo pezzo della propria autonomia, un piccolo pezzo della propria quotidianità… Mantenersi mentalmente e fisicamente attivi, in maniera sicura e adeguata, è un modo per rallentare il più possibile la regressione della malattia.

Da dove si può partire? Insieme ai nostri specialisti dell’Esercizio Fisico e del Movimento (LM67) abbiamo creato un percorso all’interno del quale il paziente affetto da malattia di Parkinson, accompagnato dai nostri specialisti, possa migliorare la propria qualità della vita. Questi risultati sono favoriti sia dall’esercizio fisico in senso stretto che dall’azione prosociale dell’attività in gruppo. Ecco come si svolge la presa in carico:

Perché l’esercizio fisico?

La letteratura scientifica internazionale ormai riconosce, in maniera consolidata, l’esercizio fisico adattato come un valido alleato nella lotta al Parkinson. Si tratta di un percorso utile non solo in termini di performance fisica del paziente ma anche sul piano cognitivo e comportamentale. Le attività che vengono proposte sono efficaci sia da un punto di vista motorio, emotivo e cognitivo.

Il programma delle attività si organizza sulle specifiche necessità e possibilità della persona. L’idea è quella di allenare le funzioni motorie più compromesse dalla malattia in modo riuscire ad eseguire anche i più semplici gesti della vita quotidiana. Proveremo quindi a migliorare la capacità di mantenere l’equilibrio, i movimenti delle mani, l’armonia e la velocità nel passo, la direzione della camminata.

Le attività proposte costituiscono uno stimolo non solo dal punto di vista fisico ma anche cognitivo e relazionale, la parte emotiva ha un ruolo fondamentale e l’attività in piccoli gruppi omogenei permette di preservare l’aspetto sociale dell’intero progetto.

Imparare a prenderci cura della nostra salute oggi, ci permette di stare meglio domani.

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