L’attività fisica fa bene ma occhio agli infortuni!

Sicuramente in questo periodo dell’anno (lockdown e zone rosse a parte) riparte in tutti la voglia di ricominciare a muoversi, complici le giornate che si allungano e l’arrivo della bella stagione. La ripresa dell’attività sportiva può portare con sé anche la possibilità di infortuni. Ne abbiamo parlato insieme al responsabile del servizio di ortopedia, il Dott. Davide Reale: quali sono gli infortuni più frequenti? Quali sono le cause? Cosa possiamo fare dopo aver subito una lesione?

I traumi più frequenti

Come abbiamo già detto nella nostra società si assiste infatti ad un costante aumento della partecipazione all’attività sportiva, in tutte le fasce di età. Questo comporta anche un aumento degli infortuni dovuti allo sport, in particolare a livello del ginocchio e della caviglia:

  • Lesioni dei legamenti (es. legamento crociato anteriore)
  • Lesioni dei menischi
  • Difetti della cartilagine articolare
  • Infiammazioni e lesioni tendinee
  • Lesioni muscolari

Le lesioni sportive sono in genere il risultato di traumi contusivi o distorsivi, questi ultimi classificabili in diretti (contatto con avversario) o indiretti (senza contatto).

In genere è possibile individuare fattori di rischio intrinseci, per lo più costituzionali (sesso, età, caratteristiche anatomiche specifiche predisponenti) ed estrinseci, che rendono il paziente più suscettibile all’infortunio (errori nell’esecuzione degli esercizi, carenze tecniche, utilizzo scorretto dell’abbigliamento, mancanza di abilità specifiche, caratteristiche sfavorevoli del terreno di allenamento, ect).

Il trauma è la diretta conseguenza dell’interazione tra questi fattori, pertanto è fondamentale intervenire soprattutto su quelli modificabili, affidandosi a figure professionali competenti, specializzate nell’allenamento dello sportivo.

Cosa fare in caso di infortunio

In occasione di un trauma il paziente può lamentare dolore locale, gonfiore, sensazione di instabilità a livello del distretto anatomico coinvolto, ma soprattutto impossibilità allo svolgimento della pratica sportiva.

Nel caso in cui uno sportivo subisca una lesione durante un allenamento o durante un’attività ricreativa, è necessario ricorrere ad una visita specialistica (ortopedico traumatologo sportivo) per evitare che la lesione peggiori compromettendo la salute del paziente. Al fine di una corretta diagnosi, spesso è imprescindibile una correlazione clinico-strumentale attraverso l’esecuzione di esami diagnostici quali radiografia, ecografia e risonanza magnetica.

Nei pazienti più giovani è fondamentale ripristinare la normale anatomia, ma l’età non è un limite per il trattamento di queste lesioni anche in pazienti adulti che praticano attività fisica, sia per permettere il ritorno allo sport sia per prevenire lo sviluppo di artrosi.

Importante considerare l’articolazione nel suo insieme

Infatti, è fondamentale non limitarsi a trattare la lesione, ma considerare l’articolazione nel suo insieme, andando eventualmente a trattare anche i fattori predisponenti per queste patologie (osteotomie per il ripristino del corretto allineamento, trapianti meniscali in esiti di meniscectomia, innesti cartilaginei in caso di difetti). Solo il dialogo e il confronto con il paziente possono guidare il medico e le professionalità che ruotano intorno all’atleta nella scelta del trattamento più adatto, mirando al recupero completo dell’attività sportiva nel minor tempo possibile.

Contattaci per maggiori informazioni e per prenotare la TUA visita!

 

Bibliografia:

  1. R BahrT Krosshaug. (2005) Understanding injury mechanisms: a key component of preventing injuries in sport. Br J Sports Med. 2005 Jun;39(6):324-9
  2. Filardo G, Andriolo L, Sessa A, Vannini F, Ferruzzi A, Marcacci M, Kon E. (2017) Age Is Not a Contraindication for Cartilage Surgery: A Critical Analysis of Standardized Outcomes at Long-term Follow-up. Am J Sports Med. 45(8):1822-1828.