30 Giu Estate ed Osteoporosi: i benefici del sole sulle nostre ossa
Cosa c’entra il sole con l’osteoporosi?
Può veramente aiutarci a prevenirla?
La risposta è SI! ma ricordandoci sempre di proteggere la nostra pelle con creme Spf 50+ e di non esporci nelle ore più calde della giornata.

COS’È L’OSTEOPOROSI
L’Osteoporosi è una condizione patologica sistemica conseguente alla graduale riduzione della densità del tessuto osseo. Si passa prima da una fase definita osteopenia, caratterizzata da ossa più deboli e fragili, per arrivare fino alla fase di osteoporosi conclamata. Questa è caratterizzata dall’avanzato deterioramento dell’architettura del tessuto osseo, con conseguente incremento del rischio di frattura.
Possiamo immaginare l’osso come un “groviera”: esternamente mantiene le sue dimensioni originarie, ma all’interno la sua compattezza si riduce drasticamente. Molto spesso, il riscontro di osteoporosi avviene nel momento in cui la persona si frattura un osso dopo una caduta o un gesto inaspettato, anche senza alcuna avvisaglia precedente. A volte è sufficiente il banale chinarsi per raccogliere un oggetto o sollevare un peso per causare una frattura costale o vertebrale.
COSA AIUTA IL MANTENIMENTO DI UN SANO METABOLISMO OSSEO? CAUSE E PREVENZIONE DELL’OSTEOPOROSI
Il metabolismo osseo è l’insieme dei processi biochimici responsabili della continua demolizione e rigenerazione ossea. Esso è dipende fortemente da:
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- i livelli di vitamina D
- la presenza di un buon equilibrio ormonale
- l’attività fisica
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VITAMINA D
La Vitamina D si può assumere tramite l’alimentazione, tramite integratori oppure viene prodotta dall’organismo con l’esposizione al sole.
Il sole stimola la conversione dei precursori in vitamina D funzionale. Ricordiamo sempre che la vitamina D di miglior qualità per le nostre ossa rimane sempre quella prodotta naturalmente dal nostro corpo attraverso un’esposizione corretta al sole.
Si raccomanda un’esposizione sempre e comunque cauta e protetta, dopo applicazione di Spf 50+ che è la protezione più adeguata a proteggere la pelle.
La vitamina D è una componente fondamentale del nostro organismo e serve principalmente ad assicurare livelli adeguati di calcio nei distretti corretti e quindi a mantenere un osso sano e compatto.
Come monitorare i livelli di vitamina D per prevenire l’osteoporosi?
Dall’età giovane e adulta è consigliato dosare regolarmente questa vitamina nel sangue per monitorare la situazione, soprattutto per le persone che seguono una dieta vegana. E’ molto importante farsi seguire da un dietista o medico dietologo dedicato, che imposti un piano alimentare bilanciato secondo esigenze personali
Metabolismo dell’osso, i 3 fattori
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- Cortisolo
- Paratormone
- Vitamina D
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Il cortisolo, ormone prodotto dalle ghiandole surrenali in risposta ad uno stress intenso e persistente per periodi prolungati, inibisce l’attività degli osteoblasti e blocca la produzione di osso nuovo.
Il paratormone, ormone prodotto dalle ghiandole paratiroidi, ha la funzione di mantenere costanti i livelli di calcio nel sangue. Per fare ciò sfrutta tre meccanismi: ne riduce l’eliminazione a livello renale, ne favorisce l’assorbimento a livello intestinale e ne stimola il rilascio dal tessuto osseo. Elevati livelli di paratormone, già di per sé, stimolano il meccanismo osteoporotico. Inoltre, in caso di disbiosi intestinale importante, il calcio assunto con la dieta viene perso lungo il lume intestinale, non viene riassorbito in maniera adeguata e di riflesso aumenta il paratormone circolante per cercare di compensare la perdita. Diete vegetariane o vegane sbilanciate, non controllate da un dietista o nutrizionista, possono comportare la carenza di micronutrienti fondamentali alla salute dell’osso, tra cui il calcio e la vitamina B12.
La Vitamina D aumenta anch’essa l’assorbimento intestinale di calcio e fosfato, aumenta la mineralizzazione ossea e contrasta il cortisolo nel favorire l’attività degli osteoblasti. In presenza di elevati livelli di vitamina D in condizioni di osteoporosi, è probabile che la causa sia da imputare ad una patologia granulomatosa, quale sarcoidosi e tubercolosi. I macrofagi dei granulomi attivano la vitamina D, se ne ha in circolo in grande quantità ma a causa del malassorbimento viene messo in circolo tanto paratormone danneggiando le ossa.
Da ricordare che il trofismo del muscolo influisce più di tutto sulla compattezza e solidità dell’osso. Più la muscolatura viene utilizzata , più l’osso è stimolato ad essere resistente, per poter sopportare e supportare un’attività fisica di un certo livello. Oltre all’ottima abitudine di integrare la vitamina D, dovrebbe essere sempre svolta un’attività fisica regolare, mirata al mantenimento di uno stimolo meccanico adeguato.
I 3 PILASTRI per mantenere il nostro sistema osteoarticolare sano:
➔ ESERCIZIO FISICO ADATTATO ALL’ETÀ
➔ CONTROLLO COSTANTE DEI LIVELLI DI VITAMINA D