14 Nov La medicina dell’informazione: cos’è
Un sistema biologico è un’integrazione molto complessa tra reazioni chimiche e fisiche caratterizzate da un continuo bilanciamento delle risposte, “omeostasi”, con cui il corpo cerca di raggiungere i 150 anni. Per ottenere questo risultato, l’organismo tende a usare piccole quantità d’energia provenienti, soprattutto, dal sole e dal cibo.
Purtroppo, però, è anche costretto a consumare parte di quest’energia per eliminare ostacoli esogeni ed endogeni, come agenti infettivi, sostanze tossiche, stress psicologici, conformazioni genetiche, ecc., e la vita si riduce giorno dopo giorno. In natura non esiste una differenziazione netta tra ciò che è chimico e ciò che è fisico; infatti, ad esempio, ogni reazione chimica avviene mediante formazione, o rottura, di legami, entità puramente fisiche. Tali legami servono all’organismo per stipare energia, mentre la loro rottura la libera; questa energia in piccola parte è utilizzata per il lavoro del corpo e in gran parte è di nuovo conservata in nuovi legami. In ogni modo le riserve energetiche non sono eterne ma hanno un termine che coincide con la fine della vita.
Se guardiamo al sistema biologico umano, il primo dato che colpisce è che, con un totale di energia disponibile giornaliera con l’alimentazione, nella società occidentale di circa 2000 chilo-calorie, vengono compiuti molti miliardi di lavori chimici (reazioni) quotidiani e una parte viene anche depositata come adipe o in altro modo. È come dire: riusciamo a produrre quotidianamente le automobili della FIAT con 2 euro. Stiamo perciò parlando di un sistema ad altissima efficienza ed efficacia, organizzato, per sopravvivere, in modo che le sue varie parti collaborino tra loro nel modo più completo, sincrono e assiduo.
MEDICINA DELL’INFORMAZIONE: PRESUPPOSTI
La casualità, il “random”, non appartiene al nostro organismo funzionante.
Questa continua coesione è assicurata da una vera e propria rete informatica formata da fasci di fotoni coerenti (vere e proprie “e-mail”), che viaggiano alla velocità della luce, con le caratteristiche delle emissioni laser: unidirezionalità e ricerca iper-precisa del bersaglio o “target”. Tale rete soggiace in pieno ai principi della scienza informatica: matematica binaria, risonanza, ridondanza e linguaggio frattale.
Il sistema biologico fa parte dei cosiddetti sistemi complessi, ovvero entità altamente disorganizzate in partenza, le quali si organizzano con l’assunzione continua di piccole quantità di energia. L’organizzazione che si raggiunge è altamente efficiente nel suo funzionamento (poca o pochissima energia mette in moto un enorme mole di lavoro che viene finalizzato e prodotto) ed estremamente efficace nell’ottenimento di risultati (oltre a un prodotto finale assolutamente ridondante rispetto ai minimi inneschi che lo producono, troviamo anche il cosiddetto feed-back, ovvero il controllo, da parte dei risultati, delle partenze innescanti la operazione). Altri sistemi complessi, molto meno efficienti ed efficaci del nostro corpo, sono il sistema bancario, il sistema economico della borsa, il sistema atmosferico, il sistema di comunicazione tramite internet. Tutte queste entità comunicative e lavorative hanno molti aspetti in comune: grande circolazione d’informazioni in tempi ultra-brevi; bassi consumi energetici; economia di produzione molto conveniente e rapida; tendenza a globalizzare le conoscenze per rendere il complesso operativamente più coeso, coordinato e cooperativo nelle risposte.
Tutti sono modificati da novità, cioè da informazioni che inducano nel bene o nel male dei cambiamenti, prima nella comunicazione, poi nei risultati operativi finali. In tutti questi casi, ogni sistema complesso reagisce nello stesso modo: dopo un primo periodo di turbolenza, diciamo di anarchia, successivo all’entrata in scena di novità che non appartengano al complesso d’informazioni del sistema stesso, avremo una successiva fase di modulazione, che porta a un adattamento del sistema che ingloba la novità stessa e, in qualche modo, la gestisce.
Queste entità complesse rispondono in pieno all’enunciato, un po’ “americano”, con il quale Lorenz, il teorico dell’Etologia, spiegò il senso della prima legge che governa questa scienza della comunicazione globale: “il battito di ali di una farfalla nel Rio delle Amazzoni ha provocato un tornado nel Golfo del Messico”. Vale a dire: eventi minimi di tipo comunicativo possono, a distanza di luogo o di tempo, provocare in un sistema complesso delle modifiche sostanziali, dapprima solo nel modo di comunicare, poi anche di tipo strutturale. Nell’organismo l’anarchia informaticobiologica è detta Entropia; la successiva modulazione della risposta d’adattamento si chiama Omeostasi.
Il sistema di comunicazione di questo flusso d’informazioni è dato da una “rete di strade virtuali”, i meridiani (o canali) d’agopuntura cinese, e altre vie informatiche meno note (“internet biologico”). Avendo le tecnologie adatte, la nostra forza comunicativa interna, elettrodinamica e cibernetica, è misurabile, e può essere utilizzata, come vedremo, per migliorare la qualità del lavoro e, quindi, della vita, dell’organismo.
Dott. Urbano Baldari -med. chir. sepc. dermatologia
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