07 Nov Prima colazione: una buona abitudine per i nostri figli
Il buongiorno si vede dal mattino: imparare fin da piccoli l’importanza della prima colazione
Tra le principali cattive abitudini sul piano nutrizionale, nel bambino e nell’adolescente, in particolare da evitare durante il periodo scolastico, c’è lo “skipping breakfast“ cioè quella di saltare la colazione.
Consumare una buona colazione è fondamentale per ripristinare le riserve energetiche spese nelle ore di digiuno notturno e serve a dare la carica giusta per affrontare al meglio la giornata che ci aspetta.
È soprattutto il cervello che chiede glucosio (zuccheri) per poter svolgere, con efficienza, le numerose attività che deve svolgere; ed è soprattutto nei bambini e negli adolescenti che il metabolismo cerebrale di glucosio è più alto, poiché le ore di sonno sono maggiori rispetto a quelle degli adulti con la conseguenza che le riserve di zucchero si esauriscano del tutto e prima nel corso della notte.
È stato ampiamente dimostrato che saltare la colazione o farla in maniera non equilibrata può compromettere nel breve periodo le prestazioni cognitive quali la concentrazione, la memoria e le funzioni esecutive, fondamentali sul lavoro ma anche a scuola.
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Ma quali sono i motivi per cui bambini e adolescenti non fanno colazione?
Talvolta può essere la sensazione di non fame o addirittura di chiusura dello stomaco. Molto spesso però è la mancanza di tempo, legata agli attuali ritmi di vita sempre più frenetici (genitori riflettiamo!) che portano ad una riduzione del tempo disponibile tra il risveglio e il momento di uscire di casa. Poco tempo impiegato da bambini e ragazzi per prepararsi e dagli adulti per fare alcune piccole faccende domestiche, ma ahimè sottratto alla colazione che, anche quando si fa, troppo spesso è sbrigativa.
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E cosa accade se si salta la colazione o si fa “al volo”?
Si inseguirà la fame per tutto il giorno, che già dopo pochissime ore si fa inevitabilmente sentire, e la sera si consumerà quasi certamente una cena più abbondante rispetto al fabbisogno calorico, con la conseguenza che al risveglio il bambino non avrà appetito (repetita non iuvant!) e con il rischio di assumere abitudini alimentari non corrette che contribuiscono e predispongono allo sviluppo di sovrappeso e obesità fin dalla tenera età.
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Mamma e papà… cosa fare allora?
Si consiglia anzitutto di creare un clima coinvolgente e disteso, facendo della colazione un appuntamento fisso e irrinunciabile, un momento piacevole a cui tutta (o quasi sempre) la famiglia prende parte. Questa pratica, che si trasforma presto in un’abitudine familiare, è anche un valido aiuto nella gestione delle ansie e preoccupazioni che i nostri figli provano per gli impegni della giornata che li attende, da cui deriva quella sensazione di chiusura allo stomaco.
Un prezioso alleato è senza dubbio anticipare la sveglia di 10-15 minuti. In tal modo si avrà il tempo di preparare (anche insieme, perché no?) il necessario per la colazione e dedicare tempo ad una bella e sana abitudine. I bambini lo apprezzeranno e il risveglio diventerà il migliore inizio della loro (e nostra!) giornata.
A volte può aiutare anche l’organizzarsi già la sera precedente preparando la tavola e quanto necessario, come tovagliette e tovaglioli, tazze, bicchieri, posate, miele, cereali, … così che la mattina sia quasi tutto pronto per iniziare la colazione.
È inoltre necessario evitare fonti di distrazione come accendere la televisione, leggere il quotidiano a tavola, utilizzare il cellulare… e agli adulti per primi spetta dare il buon esempio.
Ad un primo impatto possono sembrare regole complicate e poco applicabili, ma basta sperimentarle per rendersi conto fin da subito dei benefici fisici e mentali derivanti e di quanto poco tempo impiegherà il corpo umano, estremamente abitudinario, per fare propria questa abitudine.
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E se mio figlio si rifiuta di mangiare?
Se l’abitudine alla colazione è stata persa da lungo tempo oppure non c’è mai stata, ovviamente non si potrà pensare di chiedere ai bambini e ragazzi di consumare fin dalle prime volte una colazione completa.
Sarà invece necessario reintrodurre gradualmente il pasto del mattino, nel rispetto dei tempi che sono individuali e diversi per ciascun bambino, inizialmente quindi un frutto, una tazza di latte, uno yogurt oppure qualche biscotto.
Non dimentichiamoci infatti che la colazione è da vivere serenamente per diventare un momento piacevole e irrinunciabile del nostro inizio di giornata!
d.ssa Caterina Magrino specializzata in dietistica e nutrizione