28 Lug L’osteopatia nei disturbi della menopausa

Con il termine menopausa generalmente si indica quel periodo della vita di ogni donna caratterizzato da importanti cambiamenti, nella sfera psicologica, genitale ed endocrina.
Durante questi cambiamenti, il corpo cerca di mantenere un equilibrio (omeostasi) esercitando la naturale capacità di autoregolazione. Gli esseri viventi infatti cercano di mantenere costante l’ambiente interno, nonostante le variazioni dell’ambiente esterno.
L’osteopatia può aiutare la donna in menopausa?
L’osteopatia si inserisce come una terapia complementare, utile a ridurre non solo i disturbi muscoloscheletrici che accompagnano le donne dal climaterio alla menopausa, ma anche l’intensità di altri sintomi.
Grazie all’osteopatia possono migliorare sintomi come cefalea, ristagno linfatico, alterazioni a carico del sistema gastroenterico, disturbi del sonno e vampate di calore.
Il trattamento osteopatico è estremamente dolce.
Si basa sul contatto leggero, attraverso micro movimenti, delle mani dell’osteopata su aree del corpo che più necessitano di essere liberate da tensioni.
Inoltre, il trattamento osteopatico è in grado di accompagnare il percorso di riabilitazione in caso di incontinenza da sforzo o dolore pelvico. Corregge gli adattamenti posturali e le restrizioni di mobilità che possono aggravare l’intensità dei sintomi.
L’Osteopatia può intervenire anche sui dolori osteoarticolari associati all’osteoporosi, restituendo al paziente uno stato di benessere, talvolta insperato.
Da ultimo, non interviene solo sul dolore, ma soprattutto sulla funzionalità generale: le parti del corpo tornano a lavorare e a muoversi nella maniera più ottimale possibile per il singolo soggetto. La funzionalità del corpo mette al riparo da possibili fratture patologiche che, nel caso di osteoporosi, potrebbero verificarsi con maggiore frequenza.
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