31 Lug Vulvodinia, Dolore Pelvico e Medicina Integrata
Cosa aspettarsi dalla Medicina Integrata in presenza di Vulvodinia?
Per affrontare la Vulvodinia con la Medicina Integrata è sempre necessario partire da una visita ginecologica, con tampone vaginale. Le infezioni vaginali sono estremamente sottovalutate. Il tampone può aiutare ad individuare qual è lo squilibrio del microbiota e quindi indirizzare un lavoro in parallelo a livello vaginale, ma anche a livello intestinale. Lavorando contemporaneamente su entrambi i distretti, il risultato sarà più duraturo. Allo stesso tempo, è auspicabile consigliare alla ragazza di indossare biancheria di cotone, possibilmente non colorata per favorire la traspirazione dei tessuti e ridurre al minimo la reattività infiammatoria.

Importante: nella vulvodinia non c’è prurito.
Esistono vari ambiti in cui la Medicina Integrata può avere un impatto positivo e modulare la gestione di un quadro di vulvodinia, talvolta fino alla risoluzione completa. Ci si può avvalere di più strumenti con un filo conduttore comune: non si considera il dolore come sintomo esclusivo, distaccato dal contesto della persona che riferisce il disagio ma si interviene in maniera multidisciplinare, prendendosi cura dell’aspetto organico-tessutale, come di quello psico-emotivo.
Si consiglia di partire con interventi semplici, come il restauro del microbiota vaginale e intestinale, cui si può affiancare la riabilitazione del pavimento pelvico. Entrambi sono strumenti che possono attenuare il dolore o portare alla risoluzione del problema, anche in tempi brevi.
Il vero e proprio approccio integrato comprende:
- l’agopuntura,
- la neuralterapia,
- l’omeopatia e la fitoterapia.
Agopuntura
Il medico agopuntore lavora con aghi molto sottili a livello di punti non locali, non a livello del perineo. E’ un intervento non doloroso. Si può fare in qualsiasi momento, l’impatto sul dolore è molto forte, paragonabile ad un bolo di morfina. Inoltre, con l’agopuntura si agisce sempre sul piano organico, stimolando per esempio il rilascio di prostaglandine, ma anche sul piano emotivo contemporaneamente.
Neuralterapia
E’ un trattamento efficace per riequilibrare zone infiammate. Agisce a livello delle cellule nervose, deputate alla trasmissione dell’informazione dolorosa, andando a ripristinare il potenziale elettrico della membrana. Favorisce, inoltre, il drenaggio della matrice extracellulare, luogo in cui avvengono scambi e comunicazioni tra le cellule. Il sistema nervoso autonomo è svincolato dal controllo centrale cosciente quindi trasmette informazioni anche quando la causa è latente o distante dalla manifestazione clinica.

Esistono Meridiani di Medicina Tradizionale Cinese più indicati per la riduzione del dolore?
Il meridiano di Vescica che attraversa tutta la parte posteriore del corpo, compresi sia la schiena che gli arti inferiori e viene considerato il meridiano principe del dolore. Il punto V60, localizzato sul malleolo laterale esterno, bilateralmente, è chiamato il “punto aspirina” e viene stimolato ogni qualvolta si voglia agire sul dolore. In base alla causa, alla localizzazione e al tipo di dolore invece ci sono punti specifici lungo il decorso di molti meridiani diversi.
Qual è il rimedio omeopatico più indicato per la gestione del dolore o su questo tipo di disturbo?
L’arnica è un grande rimedio per il dolore, però di solito è un dolore di tipo post traumatico correlato ad un’emotività poco calzante in una vulvodinia. Se si vuole agire su un trauma da parto può essere il rimedio giusto, ma se la vulvodinia nasce da uno squilibrio intestinale o da un trauma legato ad una vita sessuale infelice, l’arnica non è d’aiuto. Il rimedio omeopatico deve essere scelto attentamente sulla base delle caratteristiche della persona, del sintomo e del modo di quella persona di vivere quel sintomo. Serve un rimedio sartoriale.
Per ultimo ma non meno importante è il supporto mentale. A fronte di patologie croniche ed invalidanti che coinvolgono così pesantemente il dolore fisico è fondamentale lavorare con il terapeuta su tutti i tipo di dolore che si provano e sugli effetti diretti ed indiretti che ne derivano.
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