Neuralterapia

Un approccio medico per ripristinare l’equilibrio nervoso

La Terapia Neurale, o Neuralterapia, è una tecnica medica diagnostico-terapeutica che agisce direttamente sul sistema nervoso autonomo (SNA) attraverso microiniezioni di anestetici locali a basso dosaggio, come procaina o lidocaina. Nasce in ambito neurologico nei primi decenni del Novecento, grazie agli studi dei fratelli Huneke, e si è affermata nel tempo come un metodo efficace per trattare dolore cronico, disturbi funzionali e squilibri regolativi del corpo.

Questo approccio si basa sull’idea che molte disfunzioni possano derivare da una disregolazione della comunicazione nervosa, provocata da interferenze croniche chiamate campi disturbanti—ad esempio cicatrici chirurgiche, traumi, infiammazioni o tensioni muscolari profonde.
Grazie a iniezioni superficiali o profonde in punti specifici (cute, muscoli, gangli, plessi nervosi), la Terapia Neurale mira a ripristinare il corretto flusso bioelettrico e neurovegetativo, agendo non solo localmente ma anche a distanza, grazie alla rete sistemica del SNA.

L’obiettivo non è semplicemente anestetizzare il dolore, ma stimolare una risposta di autoregolazione dell’organismo, favorendo il riequilibrio globale e il ritorno a una condizione di salute più stabile e funzionale.

Principi di azione e basi teoriche

Secondo i telefoni Huneke (anni ’20), disfunzioni organiche e dolore possono derivare da zone chiamate “campi disturbanti”, territori che alterano la regolazione autonomica e la microcircolazione. L’infiltrazione di procaina o lidocaina, oltre a fornire anestesia locale, influisce sul potenziale di membrana e sulla regolazione neurovegetativa, stimolando la capacità di autoregolazione del corpo.

Storicamente, l’efficacia fu notata già negli anni ‘20 dai fratelli Huneke e da Leriche. La tecnica è tuttora utilizzata in Austria, Svizzera, Germania e in strutture italiane con formazione specialistica dedicata

Campi di applicazione della Terapia Neurale

La Terapia Neurale trova applicazione in tutti quei contesti in cui il dolore o la disfunzione non rispondono efficacemente ai trattamenti convenzionali, oppure quando si desidera un approccio integrato e personalizzato, che agisca sulle cause profonde e non solo sul sintomo.

Tra i principali ambiti di utilizzo clinico:

Dolori cronici e disturbi neuro-muscolari

  • Lombalgie, cervicalgie, dorsalgie
  • Emicrania e cefalea tensiva
  • Fibromialgia, mialgie diffuse
  • Nevralgie (trigemino, sciatico, intercostale)

Patologie muscoloscheletriche

  • Contratture e rigidità muscolare
  • Sindromi miofasciali e trigger point
  • Artrosi, tendiniti, borsiti, sindromi post-traumatiche
  • Sindrome di Morton

Disfunzioni del sistema nervoso autonomo

  • Disturbi digestivi (gastrite, reflusso, colon irritabile)
  • Ipertensione funzionale, alterazioni vascolari (sindrome di Raynaud)
  • Sudorazione eccessiva, palpitazioni, disturbi del sonno

Disturbi immunitari e infiammatori ricorrenti

  • Sinusiti, otiti, faringiti croniche
  • Allergie e riniti persistenti
  • Reazioni infiammatorie cutanee (eczemi, dermatiti)

Interferenze da vecchie cicatrici e traumi

  • Dolori cronici legati a esiti cicatriziali chirurgici
  • Cicatrici da tagli cesarei, appendicectomie, traumi
  • Zone di vecchie fratture o traumi emotivi associati

Il percorso presso Kimeya

  1. Valutazione medica iniziale: il medico valuta la storia clinica, le cicatrici o traumi pregressi e identifica i possibili “campi disturbanti”.
  2. Infiltrazione localizzata: somministrazione di anestetico locale con aghi estremamente sottili in punti strategici (scars, trigger point, cicatrici, plessi).
  3. Monitoraggio e follow-up: Valutazione della risposta immediata e successiva: in alcuni casi si osserva il “fenomeno Huneke” (miglioramento repentino). Il trattamento può essere ripetuto in cicli personalizzati.

Vantaggi principali

  • Azione mirata e locale: riduzione del dolore senza interessamento sistemico
  • Dosaggi minimi e ben tollerati
  • Effetti prolungati nei disturbi funzionali
  • Procedura ambulatoriale, rapida e poco invasiva
  • Possibilità di integrazione con altri approcci clinici

La Terapia Neurale è dolorosa?

No, la Terapia Neurale non è considerata dolorosa.
Le iniezioni vengono effettuate con aghi sottilissimi, specifici per uso sottocutaneo o intradermico, e utilizzano dosaggi minimi di anestetico locale (come la procaina), che agisce rapidamente riducendo eventuali fastidi.

Alcuni pazienti possono percepire un leggero pizzicore o una breve sensazione di fastidio nel punto di applicazione, soprattutto se si interviene su aree particolarmente sensibili, contratte o infiammate. Tuttavia, il trattamento è generalmente ben tollerato, rapido (pochi minuti) e non richiede alcun tipo di anestesia generale o sedazione.

Dopo la seduta è possibile tornare subito alle normali attività quotidiane.

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